San martino langhe è situato a Clavesana, un piccolo comune della provincia di Cuneo nella Langa sud-occidentale
Arrivando dall’autostrada Torino-Savona:
uscire al casello di Carrù, girare a destra e proseguire per Clavesana; arrivati al cartello Clavesana, superare il ponticello, girare a sinistra, superato il centro abitato di Clavesana bassa (Cantina Clavesana) svoltare a destra direzione Ghigliani; dopo il ponte nuovo sul Tanaro svoltare a sinistra per 2,6 Km, si arriva alla piccola borgata di San Martino: siete arrivati.
Il territorio comprende una pianura alluvionale, formatasi sulla riva sinistra del fiume Tanaro, in cui si trova il nucleo principale del paese: la frazione Madonna della Neve con le borgate La Prà, Tetti e Gerino.
Alla destra del Tanaro si estende una fascia di colline della bassa Langa, in cui sorgono il centro storico del Capoluogo, le frazioni Lo Sbaranzo, Surie, Ghigliani e San Bartolomeo.
Proprio queste colline, nella parte bassa dei versanti più ripidi a causa dell’erosione del fiume, sono occupate da boschi spesso interrotti da spettacolari calanchi naturali, in cui è possibile notare la stratificazione litologica di marne ed arenarie tipica dell’intera zona.
Il territorio del comune risulta compreso tra i 258 e i 641 metri sul livello del mare. L'escursione altimetrica complessiva risulta essere pari a 383 metri.
Sede di un antico marchesato aleramico, Clavesana rimase capoluogo del potere marchionale dal 1142 al 1387, anno della morte del marchese Manuele II.
Il piccolo potentato, che si estendeva (almeno fino alla metà del Duecento, quando Bonifacio Tagliaferro divise i suoi domini col fratello Ottone II) anche ad alcune aree della Liguria (intorno ad Andora), ebbe vita difficile, incuneato com'era tra le varie potenze della zona: alla fine, Genova inglobò i territori marchionali in Liguria, mentre Saluzzo annesse le aree presso Mondovì.
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Due sono i castelli in questo paese. Il più antico, del XII secolo, è fuori dall'abitato, chiamato de "La Volta", successivamente modificato e attualmente in cattivo stato di conservazione; il secondo, nel concentrico, del XV secolo nelle sue strutture più antiche ed originarie. Entrambi appartennero ai marchesi Falletti e in quello del concentrico, ora di proprietà comunale, vi fu ospitato Silvio Pellico; oggi è sede dell'Enoteca regionale del Barolo, di una scuola alberghiera e di un piccolo museo etnografico-etnologico del Barolo.
Unico elemento superstite di un vasto complesso fortificato costruito da Manfredo Del Carretto nel XIV secolo. Alta, snella, a pianta quadrata, è coronata dal ricorrente giro di archetti ciechi.
Databile al XII secolo, è di struttura quasi quadrata con un lato di quasi 9 metri e un'altezza originaria di circa 36 metri, posta a dominio della valle del Tanaro.
Imponente per l’altezza delle mura e per la sua posizione strategica, risale alla prima metà del Quattrocento. A struttura muraria mista, pietre e mattoni, ingloba al suo interno una torre più antica. Di proprietà privata non è sempre possibile la visita.
Imponente costruzione quadrangolare situata quasi al centro dell'abitato e circondata da un ampio parco con tracce medievali considerevoli. Ristrutturato interamente dopo il 1512 da Daniele Malabaila che lo acquistò da Giorgio Roero, appartiene tutt'ora alla stessa famiglia.
Esempio unico in zona di costruzione con pianta a 10 lati. In muratura, con impianto decorativo alla sommità formata da un molteplice giro di archetti ciechi, è databile alla fine del 1300, unico elemento superstite di un complesso fortificato assai più vasto.
Cilindrica, in muratura, attribuibile alla fine del Trecento, questa torre è sopravvissuta al Castello, già documentato nel XIII secolo.
Costruzione medievale risalente al XIV secolo su una fortificazione già documentata. Il corpo del castello venne completamente rifatto nell'Ottocento. Di proprietà privata, non è visitabile.
Il Castello di Serralunga è costituito da una fortezza trecentesca che domina la sommità del paese e rappresenta certamente un gioiello per la sua perfezione architettonica e lo stato di conservazione. Fu costruito da Pietrino Falletti fra il 1340 e il 1350.